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Lo splendore e la scimmia

Presentazione del libro di Anton Giulio Onofri

Lo splendore e la scimmia

Allo ZAC dei Cantieri Culturali alla Zisa il regista Salvo Cuccia introduce Lo splendore e la scimmia di Anton Giulio Onofri.

Il romanzo di Anton Giulio Onofri omaggia Arbasino fin dal titolo, con evidente riferimento a un passo di “Fratelli d’Italia”.
Siamo a Roma, estate 1990. L’Italia si piazza terza ai Mondiali, la benzina diventa verde, e gli omosessuali iniziano a chiamarsi gay. In un gruppo di maschi trentenni tra il chiacchiericcio mondano e una girandola di confidenze su viaggi, peripezie erotiche e fame di bellezza, l’autore lascia emergere le voci soliste di Antonello e Roberto, colti, appassionati di musica, cinema e arte, attratti dalla genuina disponibilità dei ragazzi del Sud. Roberto possiede l’audacia, premiata dalla fortuna, di un impenitente don Giovanni, mentre Antonello, protagonista centrale di questa «saga gay di fine secolo», crede nell’amore e nella fedeltà assoluta anche verso chi non la merita, come il suo Davide, «eterosessuale», conosciuto tre anni prima durante il servizio militare, che da giorni è sparito senza dar più notizie…
Da Roma a Napoli, dalla Sicilia a Milano, il romanzo si chiude sull’ultima mezzanotte del 2000, sulla costa atlantica di un Marocco che sa di terra promessa e ritrovata, scenario ideale per salutare l’alba di una nuova era.
E se oggi l’immaginario gay ha conquistato il mondo della moda, dello spettacolo, della pubblicità, il romanzo di Onofri ci racconta l’inizio di questa trasformazione della società e del costume.



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