Domenica 2 marzo alle ore 18:30, inaugura la mostra di Mariangela Di Domenico dal titolo Astrazioni ambigue. I testi sono a cura di Davide Napoli e Alessandro Pinto.
La mostra sarà visitabile solo su appuntamento dal martedì al sabato, fino al 5 aprile 2014. Per prenotare occorre chiamare il numero 340 2267630.
Tony Godfrey nel suo libro Painting today (edito dalla Phaidon) usa il termine astrazione ambigua per indicare quei pittori che usano materiali della realtà per produrre degli slittamenti contestuali che portano a visioni astratte con una componente ambigua, una trascendenza formale dalla realtà, contrapponendolo a pura astrazione, ovvero la ricerca di forme puramente mentali o con una forte spinta concettuale al loro interno.
Il lavoro pittorico di Mariangela Di Domenico si sviluppa partendo dall’osservazione, dalla documentazione e dalla catalogazione di forme accidentali che la natura, il tempo e l’uomo producono, come macchie, muffe, screpolature, stratificazioni, ecc… sulle superfici inanimate. In un secondo momento queste forme subiscono un processo di decontestualizzazione dalla loro collocazione spazio-temporale attraverso il lavoro pittorico, innescando così suggestioni e slittamenti formali che ne aumentano il carattere ambiguo trasformandole in rappresentazioni astratte che evocano una riflessione sul tempo.
Il tempo come grammatica pittorica, materia da ascoltare attraverso i suoi segni tangibili da sperimentare nel gesto millenario della pittura. Per ritrovare attraverso il muro l’origine del segno.
Progetto realizzato per il corso di diploma di II livello in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Palermo.
Relatore: Prof. Alessandro Bazan
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