Domenica 9 novembre alle ore 16:30, presso i Cantieri Culturali alla Zisa, finissage de Il trionfo della vita, di Mauro Di Girolamo.
L’evento si inserisce nella Settimana delle culture, che si terrà dal 3 al 9 novembre 2014.
Cosa rimane in vita del corpo e dell’anima,
se non il sospiro nella gioia di vivere ?
L’anima si nutre di poesia, che di questi tempi scarseggia. Entrambe ruotano attorno al senso dell’esistere, al desiderio di rispondere al nostro tormentato periodo storico di crisi, del quale non si coglie quel senso di opportunità al miglioramento che invece eppure si nasconde intrinsecamente proprio nella κρίσις. L’anima si nutre di bellezza ed armonia: lo sapevano bene gli antichi che attraverso le metafore mitologiche spiegavano la vita agli uomini.
Oggi all’artista si chiede di sapersi tradurre in atto comunicativo per mettere in moto la mente di chi osserva sul piano emotivo: il fare diventa espressione empatica.
Ma se non c’è spazio nella nostra società per la poesia non ce n’è per la bellezza e l’arte, che ci permettono di rievocare immagini e situazioni dalla memoria e dal sogno.
Sempre di più ci sentiamo come frammenti sperduti nell’Universo, in cui persino i dati che l’uomo ha sempre ritenuto certi, come lo spazio e il tempo, si sono dimostrati relativi; frammenti che trovano senso solo perché la nostra mente li assembla tra loro; un Universo di cui sappiamo di conoscere solo una piccola parte esterna a noi e una parte altrettanto piccola interna a noi.
In ciò che sta diventando l’era della velocità, il poter viaggiare rapidamente (in modo reale o virtuale) ci espone a nuovi dubbi riguardo ai comportamenti da seguire.
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