Giovedì 8 febbraio alle 19:30, presso il Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi in viale delle Scienze (Edificio 8, Macchine), si svolgerà il sesto appuntamento di Cogito, un aperitivo per la mente, dedicato questa volta al tema “Intelligenza Artificiale”. Se ne parlerà con Giulia Baccarin, la “regina degli algoritmi”.
Giulia Baccarin
Laureata in Ingegneria Biomedica al Politecnico di Milano con tesi sulla modellazione predittiva, dopo aver approfondito l’argomento in Giappone presso la Waseda University di Tokyo, al suo rientro in Italia nel 2008 ha fondato la sede italiana della società di ingegneria I-care, oggi leader in Europa nella manutenzione predittiva e dell’affidabilità, presente in 9 Paesi del mondo con 250 ingegneri. Ha anche co-fondato MIPU, un gruppo di imprese che lavorano con l’obiettivo di supportare la realizzazione dell’azienda connessa e predittiva. Giulia Baccarin è attiva nella promozione di una discussione profonda circa il ruolo dell’etica dell’intelligenza artificiale; temi a lei cari sono la diversità nelle comunità di programmazione e la jobless society.
L’instameet e l’evento
Ad aprire l’evento sarà l’instameet presso il Museo, organizzato in collaborazione con Igerspalermo.
Una visita guidata al museo riservata agli instagramers, con ingresso anch’esso gratuito, come l’aperitivo.
La visita inizia alle ore 19:00. La prenotazione è obbligatoria e si può effettuare inviando una email all’indirizzo info@cogitamente.it con il vostro nome, cognome e numero di telefono e in oggetto “Instameet” (maggiori informazioni qui).
Seguirà l’aperitivo vero e proprio con uno spettacolo a tema.
Come di consueto Salvo Piparo e le sue CogitAzioni accoglieranno il pubblico, con la direzione di Alfio Scuderi (Tanino Spitauolo). Musiche elettroniche, proiezioni e pannelli faranno una radiografia del mondo dell’intelligenza artificiale. Durante la serata, sarà possibile visitare il Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi, curato dall’Ingegnere Giuseppe Genchi, che custodisce importanti collezioni di motori, meccanismi, apparecchiature industriali, scientifiche e didattiche che, fin dalla fondazione della Regia Scuola di Applicazione per Ingegneri (seconda metà del XIX secolo), sono state acquisite ed impiegate nel tempo in vari settori della ricerca e dell’insegnamento.
Molti macchinari sono perfettamente funzionanti e connessi tramite una App. Gli ospiti potranno vedere all’opera alcuni macchinari.
Il vero protagonista di Cogito è il pubblico che può diventare un moltiplicatore sociale. Cogito, ergo, faccio qualcosa. All’ingresso, infatti, il pubblico riceve carta e matita per dialogare in diretta con l’ospite della serata.
Il progetto è nato da una idea di Alberto e Francesca Tasca d’Almerita e nella precedente edizione sono stati affrontati diversi temi. I video dei diversi eventi sono visionabili sul canale YouTube di Cogito.
L’obiettivo di Cogito è valorizzare tutto ciò che “vive” attorno al sistema produttivo: l’ambiente, il paesaggio, la cultura e le tradizioni della comunità. Questo “viaggio” si concretizza nella promozione di eventi e attività culturali, per raccontare ciò che è positivo, interessante e che possa far crescere il territorio. Cogito non si lamenta mai, Cogito non critica ma propone soluzioni. È un momento serio, ma non serioso.
Cogito vuole essere un osservatorio di riflessione sulla realtà e sui fenomeni sociali contemporanei. Un “defibrillatore sociale” per tutti noi, improntato sull’ottimismo, sulla valorizzazione del Bene Comune.
Cogito riflette e fa riflettere: futuro, ambiente, tecnologia e intelligenza artificiale, scuola, libri e cultura, arte, scoperte e misteri, start up, food, itinerari, famiglia, universo, italianità, rispetto per l’altro sono solo alcuni degli argomenti che intende trattare.
Cogito intende guardare alla nostra realtà in termini positivi per un miglioramento continuo, per analizzare i fenomeni culturali e meglio comprenderli, creare spazi di coesione e interazione sociale, realizzare occasioni di scambio; per ascoltare, riflettere, parlare, ricercare, condividere ma, soprattutto, fare.
Cogito parte da Palermo e si svolgerà in luoghi diversi per creare rete tra teatri, spazi di cultura e urbani.
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