Handcraft, la nuova rassegna di Falsi Raccordi è dedicata alla memoria di Andrea Di Marco.
Si comincia con il cinema: John Ford nostro contemporaneo, in uno dei film più attuali della storia, The Grapes of Wrath, tratto dal romanzo di John Steinbeck, a cinquant’anni dal premio Nobel per la letteratura. Il lavoro, la speranza, le migrazioni, la crisi. Le banche, le banche. C’è tutto in questo capolavoro di John Ford, che merita solo di essere riscoperto.
Furore, di John Ford (USA 1940, 129′) viene proiettato in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Scheda del film
Interpreti: Henry Fonda, John Carradine, Jane Darwell, Charley Grapewin, Doris Dowdon, Mae Marsh.
Nei primi anni ’30, ridotta in miseria dalle tempeste di sabbia e da rapaci proprietari terrieri, una famiglia di agricoltori dell’Oklahoma si mette in viaggio con un camion verso la fertile California. Un classico del cinema sociale, tratto da un romanzo (1939) di John Steinbeck. Un poema di solenne pietà, un gran capolavoro dei film su strada. Considerato politicamente un conservatore, Ford diresse uno dei film più progressisti mai fatti a Hollywood anche perché riuscì a far coincidere il tema della famiglia, a lui caro, con quello della gente: alla fine i Joad entrano a far parte della famiglia dell’uomo. Lo sceneggiatore Nunnally Johnson modificò, su indicazione del produttore D. Zanuck (che girò personalmente il monologo di mamma Joad), il finale senza speranza di Steinbeck, in linea con l’ottimismo del New Deal. Straordinario bianconero di Gregg Toland (che, come disse Ford, non aveva nulla di bello da fotografare). Oscar per la regia e la Darwell. Sdoganato in Italia solo nel 1951. Vergognosamente classificato dal Centro Cattolico “adulti con riserva” perché pessimista.
(tratto dal Morandini)
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