Colazione dedicata agli ultimi due libri di Elena Ferrante, L’amica geniale e Storia del nuovo cognome (Edizioni e/o). Ne parliamo con Beatrice Monroy.
Dalle ore 9:30 verranno serviti caffè, biscotti e quotidiani a disposizione dei lettori.
Alle 11:00 conversazione su Elena Ferrante con Beatrice Monroy e Marina Finettino.
Elena Ferrante è nata a Napoli, città che ha abbandonato presto per vivere a lungo all’estero. Dal suo primo romanzo, L’amore molesto, è stato tratto l’omonimo film di Mario Martone; dal romanzo successivo, I giorni dell’abbandono, è stata realizzata la pellicola di Roberto Faenza.
Si potrebbe definire la Thomas Pynchon italiana, non tanto per i suoi libri, quanto piuttosto per la sua estrema riservatezza. “Elena Ferrante” è solo uno pseudonimo e non è dato conoscere né il suo volto né i dettagli della sua vita. In circa vent’anni di carriera ha centellinato solo qualche vago accenno, in rare interviste e lettere, e di lei si sa solo che è nata a Napoli e che ha vissuto a lungo all’estero.
L’ultimo filone narrativo comprende L’amica geniale (2011) e il suo recentissimo seguito Storia del nuovo cognome (2012), una saga ambientata nella Napoli dei rioni popolari, che racconta le vite e il rapporto di amicizia tra Lila e Lelù, dall’infanzia all’adolescenza, fino all’età adulta.
In ogni romanzo di Elena Ferrante la voce narrante è quella di una donna, e ogni volta le trame, anche se ricche di elementi di fantasia, sembrano nascere da profondi spunti personali, confermando l’idea dell’autrice di far parlare i libri al suo posto. E nella loro costruzione, la scrittrice sembra privilegiare un approccio tradizionale, dove la narrazione è il cardine di tutto.
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