Al Teatro Garibaldi Aperto il Teatro Coppola Teatro dei Cittadini e il Civita Folk Orchestra presentano lo spettacolo Furore. Profughi, Vagabondi e Braccianti nella polvere del sogno americano. La serata raccoglierà fondi a sostegno della campagna nazionale per acquistare il terreno del presidio permanente NO MUOS di Niscemi.
Interpreti:
– Anna Bellia (voce narrante)
– Cesare Basile (chitarra e voce)
– Massimo Ferrarotto (percussioni)
– Marcello Caudullo (basso e voce)
– Tazio Iacobacci (chitarra, banjo e voce)
– Dino Gigliuto (chitarra e voce)
– Giovanni Tomaselli (video)
Nel 1935 i coloni dell’Oklahoma furono protagonisti di un esodo dai toni biblici.
A causa dello sfruttamento dissennato della terra, la siccità trasformò i terreni superficiali in polvere e il vento, arrivato impetuoso, la sollevò per miglia e miglia fino alle acque dell’atlantico. Il cielo si oscurò e quando la polvere ricadde al suolo andò a soffocare le coltivazioni di quei terreni che erano stati ben lavorati. Milioni di acri di terra andarono perduti e con essi le speranze di sopravvivenza di migliaia e migliaia di famiglie. Alla stupidità umana si aggiunse l’ingordigia delle case produttrici di macchine agricole (come la Harvester) e delle banche che, per recuperare i crediti contratti dagli agricoltori, confiscarono loro le terre e li costrinsero all’esodo.
Partendo da questi eventi, John Steinbeck costruisce il suo capolavoro “Furore”, raccontando, attraverso il lungo viaggio della famiglia Joad verso la California, un’America spietata che fonda il proprio avvenire sullo sfruttamento dei più deboli, la speculazione, l’accumulo smisurato della proprietà nelle mani di pochi privilegiati.
Tom, il protagonista, diviene immediatamente il simbolo del riscatto di una schiera di profughi, vagabondi e braccianti alla ricerca della dignità sottratta.
Woody Guthrie, il più celebre fra i folk singers americani, si assume la responsabilità di cantare le lotte e le speranze di questa umanità calpestata narrandole attraverso storie di quotidiana sopravvivenza e ribellione.
Tessendo insieme i fili del romanzo di Steinbeck e le canzoni di Guthrie, Joe Hill e Leadbelly, la Civita Folk Orchestra porta sulla scena il racconto di un esodo antico che arriva fino ai nostri giorni; l’ingiustizia palese di un mondo ferocemente diviso, oggi come ieri, fra sfruttati e sfruttatori; il senso di una rinnovata promessa: «Nei cuori degli umili maturano i frutti del furore e s’avvicina, nella nera nube, l’epoca della vendemmia»
Furore è lo spettacolo che il Teatro Coppola Teatro dei Cittadini ha prodotto per la rassegna Andare Camminare Lavorare, primo tema del ciclo di rassegne Racconti di combinazione. Andare Camminare Lavorare nasce dall’invito del Teatro Coppola – rivolto a tutti gli artisti disposti ad attraversare lo spazio del Teatro dei Cittadini – a elaborare il tema del lavoro in assoluta libertà, svilupparne le suggestioni, produrle e narrarle nei modi e nelle forme più varie: workshop, rappresentazioni teatrali, arti visive, proiezioni, concerti, letture pubbliche, presentazioni. Il lavoro inteso come bisogno, rifiuto, sfruttamento, ricatto, dovere morale, talento, imposizione sarà il tema della programmazione del Teatro Coppola nei mesi di febbraio e marzo. Un tema scaturito dalle riflessioni e dal confronto diretto con i cittadini durante le assemblee: è il lavoro la soluzione o c’è una soluzione al lavoro?
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