Dal 3 al 13 novembre, torna il Festival di Morgana: racconti, performance e suggestioni dall’antica Persia, da Egitto, Inghilterra, Spagna, Israele. Senza dimenticare la Sicilia né le altre forme d’arte: scrittura, illustrazioni d’autore, film e laboratori per bambini, musica, proiezioni, seminari
Sarà un Festival di Morgana, questa edizione numero 47, che si lascerà cullare e incantare da racconti e affabulazioni di terre lontane. L’antica Persia, l’Egitto, Israele: terre che per la narrazione sono insieme radici e ali. Da questi luoghi remoti e misteriosi spesso si sono infatti diffusi racconti in forma scritta e orale che hanno sorvolato tempi e spazi, fino ad approdare a noi con le ali d’oro della narrazione, fino a diventare un’unica storia universale.
“La ricerca delle radici diventa, con questa edizione del Festival di Morgana – commenta il direttore del Museo delle Marionette, Rosario Perricone – una ricerca di sé, attraverso e insieme all’Altro.”
Insieme al Museo delle Marionette Antonio Pasqualino di Palermo – centro operativo e di spettacolo – i luoghi del festival saranno anche la Chiesa di S. Mattia Apostolo dei Crociferi, la Chiesa SS. Euno e Giuliano e l’Istituto scolastico Rita Borsellino di Piazza Magione.
L’edizione numero 47
Si parte giovedì 3 novembre alle 11 proprio dal Museo delle Marionette, con lo spettacolo per burattini e attori El hombre cigüeña, della compagnia spagnola Titiriteros de Binéfar, in collaborazione con l’Istituto Cervantes di Palermo.
Dalla Spagna alle suggestioni dell’antica Persia, il pomeriggio prosegue ancora al Museo delle Marionette dove, alle 18.30, si terrà il seminario Fārsi shirin ast. Il persiano è dolce. Poesia, musica, narrazioni della tradizione persiana, moderato da Ignazio Buttitta, con Giovanni De Zorzi, Piero Grassini, Daniela Meneghini, Gioele Zisa.
Poesia, musica e narrazione sono intrecciate in un’unica trama nel mondo persiano. Questo seminario analizza tali relazioni non solo nella produzione letteraria e musicale colta, ma anche nelle forme di narrazione popolare. Il cuore tematico dell’incontro è rappresentato da una delle opere più affascinanti del poeta persiano Nezāmi Ganjavi intitolata Khosrow e Shirin dove poesia e musica si richiamano vicendevolmente.
A seguire, dalla teoria alla pratica con Naqqāli: Storia di Rostam e Sohrāb, con il naqqal (narratore) Mojtaba Hassan Beigi e Eshag Chegini, percussionista e suonatore di ney (Iran).
Venerdì 4 novembre, ancora al Museo, alle 17, si torna in Sicilia e al tempo stesso si fa un viaggio, con lo spettacolo di opera dei pupi siciliani La vendetta di Bradamante della Compagnia Brigliadoro.
Un’ora dopo, alle 18, la tipica narrazione siciliana raggiunge le antiche terre lontane di cui è imbevuta questa edizione di Morgana con il cuntu Marfisa, l’imperatrice di Persia, di e con Enzo Mancuso.
Segue, alle 19 al Museo, la narrazione persiana Pardeh-khāni: Battaglia di Hazrat-e Abbās e Māred-ebn-e Sodaif, con Mojtaba Hassan Beigi, naqqal (narratore) e Eshag Chegini, percussionista e suonatore di ney.
Alle 21, spazio invece a un’altra affascinante terra di racconti millenari: l’Egitto, con la narrazione Al-Ṣīra al-Hilāliyya. Cronache dei Bānū Hilāl, introdotta da Kawkab Tawfik. Con Ismaiel Abdelsamad Ismaiel Radwan (singer); musiche di Mohamed Shaker Ismail (rabāba), Mohamed Hussein Abouzid Hussein (ṭabla), Salem Atallah Ghamri Salem Hassane (duff, ḫāna).
Chiude, alle 22, Khosrow e Shirin. Narrazioni, canti e musiche dal poema capolavoro di Nezāmī, con Giovanni Calcagno, musiche di Piero Grassini e Tito Rinesi.
Sabato 5 novembre alle 17 si prosegue al Pasqualino con la replica dello spettacolo La vendetta di Bradamante della Compagnia Brigliadoro.
Altra replica, alle 18 e ancora al Museo delle Marionette, del cuntu Marfisa l’imperatrice di Persia, di e con Enzo Mancuso.
Spazio alla narrazione persiana, ancora al Museo, ma alle 19, con un altro naqqāli: Storia di Gordāfarid con Mojtaba Hassan Beigi, naqqal (narratore) e Eshag Chegini, percussionista e suonatore di ney.
E, per chi se le fosse perse, chiudono la serata al Museo delle Marionette due repliche: alle 21, Al-Ṣīra al-Hilāliyya. Cronache dei Bānū Hilāl. Alle 22, Khosrow e Shirin. Narrazioni, canti e musiche dal poema capolavoro di Nezāmī.
Domenica 6 novembre, alle 12 al Museo, farà gli onori di casa la Compagnia Opera dei pupi messinesi Gargano con Scontro tra Perseo e Medusa (regia Venerando Gargano; voci Venerando Gargano, Margherita Bonanno; manovratori: Venerando Gargano, Margherita Bonanno, Giorgio Gargano, Martina Gargano).
Il pomeriggio al Museo riprende alle 16 con un film per bambini… di tutte le età, Palloncino bianco di Jafar Panahi, a cui seguirà il laboratorio Il pesciolino nero a cura degli artisti iraniani Kimia Kamyab e Sareh Gheys (età consigliata: 5-8 anni)
A seguire, ecco il laboratorio Il pesciolino nero, di Samad Behrangi, a cura di Kimia Kamyab e Sareh Gheys.
Spazio, ancora al Pasqualino, al mondo del libro che si interseca con quello della musica alle 21, con la presentazione-concerto Le Storie cantate di Peppino Castello di Mario Incudine, pubblicato dalle Edizioni Museo Pasqualino.
Interventi musicali e testimonianze di Peppino Castello, Mario Incudine, Giovanni Calcagno, Moni Ovadia. Coordina Sergio Bonanzinga.
La seconda settimana del Festival di Morgana si apre con un altro appuntamento per i più piccoli, ai quali da sempre il Museo delle Marionette dedica grande attenzione.
Martedì 8 novembre alle 17, ecco la lettura ad alta voce (con i pupi della Compagnia Brigliadoro) del volume Berta del gran piè, Mainetto e Orlandino, pubblicato dalle Edizioni Museo Pasqualino, con le illustrazioni dello stesso Pasqualino e del figlio Guglielmo Pasqualino.
Alle 21, la Chiesa di S. Mattia Apostolo dei Crociferi ospiterà invece Colapesce, con Gigi Borruso e il Laboratorio di teatro di figura dell’Accademia di Belle arti di Palermo.
Mercoledì 9 novembre si apre alle 17, al Museo, con un altro appuntamento dedicato ai bambini: la lettura ad alta voce (con i pupi della Compagnia Brigliadoro) del volume Berta del gran piè, Mainetto e Orlandino.
Alle 21, in replica alla Chiesa di S. Mattia Apostolo dei Crociferi, ecco di nuovo Colapesce, con Gigi Borruso e il Laboratorio di teatro di figura dell’Accademia di Belle arti di Palermo.
Terzo e ultimo appuntamento, giovedì 10 novembre, alle 17, con le letture ad alta voce per bambini e i pupi della Compagnia Brigliadoro del volume Berta del gran piè, Mainetto e Orlandino, pubblicato dalle Edizioni Museo Pasqualino.
Ancora fiabe alle 18, al Museo, con la mostra Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino.
Alle 21, la danza approda alla Chiesa di S. Mattia Apostolo dei Crociferi con lo spettacolo I Pupi (Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori). Coprodotto dal Museo Pasqualino (ideazione regia e coreografia Giuseppe Muscarello con Marina Bertoni, Daniele Bianco, Mara Capirci, Michael Incarbone, musiche originali Pino Basile, disegno luci Danila Blasi, costumi Dora Argento, consulenza drammaturgica Valeria Vannucci), la performance indaga il mondo dei pupi. Rappresentare grandi storie attraverso corpi minuti è ciò che muove la tradizione dei pupi da sempre, inglobando le avventure, le sconfitte, le vicissitudini o forse più semplicemente le vite di persone e personaggi in scala ridotta. Con i loro corpi, retti da fili e attraversati da un’asta di ferro dal cranio al bacino, i pupi tentano di rispecchiare l’essere umano tanto a livello strutturale quanto metaforico.
L’ultimo weekend del festival si apre venerdì 11 novembre all’istituto Rita Borsellino con Teatri Mobili, una miscellanea imperdibile di eventi a partire dalle 9.
A quell’ora inizierà infatti il laboratorio di costruzione di strumenti musicali. Alle 10.15, spazio allo spettacolo Manoviva nel Teatrobus (Compagnia Girovago e Rondella).
Un microcosmo dove solo le mani raccontano senza parole 30 minuti di spettacolo assolutamente unico. Manin e Manon meravigliano per la loro abilità: sono due incredibili personaggi capaci di esibirsi in numeri di giocoleria ed acrobatica, meglio di qualunque essere umano… lui non è solo giocoliere, ma anche one man band e mangiafuoco, lei funambola e non solo. Le luci della ribalta si accendono ed ecco aprirsi un mondo fantastico in miniatura dove tutto è possibile e reale.
A partire dai 3 anni, capienza teatrobus: 35 persone tra bambini e adulti.
Lo spettacolo verrà replicato alle 12.15
Alle 11.15, la Compagnia Dromosofista metterà in scena Antipodi nel Camionteatro.
Un punto qualsiasi sul globo ha il suo opposto. Paesaggi ed esseri molto diversi fra loro sono uniti da una linea uguale al diametro terrestre. Laddove tutto diventa raggiungibile pensiamo ad un luogo che esiste, ma che si allontana ad ogni nostro passo. Tre personaggi invitano il pubblico a seguirli in un viaggio agli antipodi del mondo. Un viaggio surreale su un cavallo in miniatura, tra personaggi stralunati e minuscoli uomini d’ombra in corsa.
Antipodi ė l’unione di diversi stili e tecniche del teatro di figura, dalle ombre cinesi alla manipolazione di oggetti, al teatro fisico.
A partire dai 7 anni; capienza camionteatro: 30 tra bambini e adulti.
Lo spettacolo verrà replicato alle 13.
Si torna al Museo delle Marionette alle 21, con lo spettacolo dello spagnolo Rocamora teatre, che mette in scena Identitas.
Info utili
Il programma dettagliato è visionabile qui.
Gli eventi sono ad ingresso su prenotazione.
Tag: