UN EVENTO CULTURALE TARGATO QANAT ART
La bocca e il mondo della moda tra critica e ironia nelle tele della pittrice che vive e lavora a Milano
La sensualità della bocca tra moda e critica alla società, fissata su tela dalla talentuosa artista Giuditta Solito.
Nuovo appuntamento con l’arte sabato 5 febbraio alle 19.30 presso QAMM – Qanat Art Music Media, in via del Parlamento 23 a Palermo, sede di TACIS, l’associazione nata con l’intento di ridare vita alle più interessanti istanze artistiche dell’underground cittadino. La mostra durerà fino al 3 marzo (orari: dal lunedì al sabato ore 16-19).
Il vernissage sarà supportato dal contributo dei maestri cioccolatieri Cappello, a sottolineare importanti passaggi fisico-mentali sul concetto di bocca come espressione e mezzo.
Come scrive Rita Cordaro, «Osservando i quadri di Giuditta Solito si percepisce chiaramente il legame tra il concetto artistico-critico e il mondo da cui prende ispirazione: la moda, le modelle, l’anoressia, l’essere ossessionati dai canoni imposti dai capi dello stile, di chi fa legge nel campo della popolarità. Così come è chiaro il passaggio dalla moda alla bocca, che diventa stavolta “il mezzo” inevitabile che porta in sé, per sua funzione, verso quegli argomenti per i quali mostra ormai da tempo una particolare sensibilità. La bocca è probabilmente quella parte del corpo che ci permette meglio di esprimere emozioni, pensieri, stati d’animo, quella che usiamo per comunicare nella non comunicazione verbale, ma che nell’immaginario comune ora, nel nostro periodo storico più di prima, è legata all’erotismo.
Con le sue tele Giuditta esprime l’erotismo della bocca che diventa macro, esagerata, carnosa, lucida eccitata e legata agli altri gesti senza la quale non si arriverebbe al fine primario: vivere».
GIUDITTA SOLITO
Pugliese di Taranto, ma milanese d’adozione, Giuditta Solito nasce nel 1970 e proviene dal mondo della moda, che ha continuato a essere presente nel suo immaginario quando si è dedicata all’arte coniugando le altre sue grandi passioni: la fotografia e la pittura, specialmente quella a olio. Le sue tele giocano con un immaginario “fashion”, ma spesso lo fanno in maniera disincantata e ironica, con accenni di critica agli eccessi che essa impone all’universo femminile.
Dice del suo lavoro: «Tutto è cominciato da un volto di una delle tante modelle che trovi in giro per Milano… Volti bellissimi ma inespressivi che non lasciano trasparire alcuna emozione. Nella mia pittura moda, fotografia e pubblicità fungono da protagoniste.
Dettano regole, creano ossessioni, muovono risorse finanziarie pari al PIL di interi paesi, influenzano consumi ma anche pensieri e filosofie modificando il corso della storia. Per questa ragione ho deciso di veicolare i miei messaggi attraverso la replica su tela dei loro stessi veicoli mediatici: riviste, cartelloni, programmi tv. A volte provocando con l’ironia».
Tra le sue fonti di ispirazione: Tamara de Lempicka, Gustav Klimt, Paul Beel, Mauro Maugliani, Saturno Buttò e i fotografi come Saudeck, Terry Richardson, e Karina Taira.
Link: www.premioceleste.it/giuditta
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