Nudi. Centinaia e migliaia. Volontari che accorrono per partecipare ad ogni suo progetto. Spencer Tunick racconta così il paesaggio, livellando la bellezza dei corpi senza veli, rendendo uguale uno agli altri.
Sarà Palermo – Capitale Italiana della Cultura 2018 – ad ospitare “Nudes”, l’antologica del fotografo americano che raccoglierà, per la prima volta, scatti realizzati in tutto il mondo, da Shanghai a Parigi, dall’Australia a Brooklyn.
La mostra
La mostra di Spencer Tunick – curata da Gerald Matt, sostenuta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, dalla Gam/Galleria d’Arte Moderna e organizzata dall’Accademia degli Offuscati – è stata inaugurata – alla presenza dell’artista – venerdì 13 aprile allo ZAC, presso i Cantieri Culturali alla Zisa.
In esposizione, le gigantografie dei suoi lavori più importanti – da Monaco di Baviera a Mexico City, da Hull a Vienna – stampate su 14 teli di grande formato, 3 metri per lato, per offrire ai visitatori una sensazione di completa immersione negli scatti; unite a 54 altre immagini di formato più ridotto che ricostruiscono il suo percorso artistico: dai primi ritratti individuali di “American Zone”, attraverso “Nude adrift” ed i suoi “Early European Projects” sino alle prime riprese sulle masse, “Reaction Zone”, alla grande antropologia collettiva umana e allei mega-azioni di México City. Dalle azioni inizialmente illegali e spontanee, a quelle a lungo pianificate su invito di istituzioni artistiche, municipalità o per grandi eventi, dalle fotografie in bianco e nero alle vibranti e colorate fotografie di oggi.
Completano la mostra, una serie di video delle produzioni, che ne raccontano la genesi.
Spencer Tunick da molti anni fotografa nudi di volontari, che in migliaia rispondono ai suoi appelli, rendendo proprio i corpi, parte integrale dei paesaggi, naturali o urbani. Solo in pochi casi, Tunick ha ritratto nudi individuali o in piccoli gruppi, inseriti comunque in situazioni insolite. Con le immagini, in questa antologica, giungeranno i video che raccontano il complesso lavoro dietro le quinte, che conduce alla realizzazione di ogni immagine.
La mostra rimarrà visitabile fino al 2 giugno 2018, dal martedì al sabato, dalle ore 9:00 alle ore 18:30.
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